sabato 24 novembre 2012

CHIODO FISSO - EMILIO MARTINI



Il commissario Gigi Bertè lascia il cuore nella sua recente destinazione ligure e parte alla volta delle sue origini, rientrando a Milano per le festività natalizie sebbene lì non ci sia più nemmeno la sua famiglia.
Gigi si imbatte per caso in un delitto, un suo vecchio amico di infanzia è stato assassinato nella sua galleria d'arte e la principale sospettata sembra una loro comune amica fi gioventù. Gigi non può assumere il caso, non lavora più per la questura milanese ma, parallelamente e silenziosamente svolge la sua indagine personale contravvenendo, come al solito, alle regole.
Si tratta del terzo capitolo delle "avventure" di Gigi e così, nonostante i polizieschi non siano il mio genere, ho deciso di leggere questo romanzo e vedere di cosa si trattava.
Devo dire che la vicenda mi ha preso e fino alla fine non si capisce chi sia il colpevole per cui ci si affida alle elucubrazioni del commissario che ripercorre con noi il suo passato, le sue vecchie amicizie e inizia a comporre dei tasselli quasi improbabili, e se le misteriose morti di altri vecchi amici fossero collegate a questa? Chi e perchè l'avrebbe fatto?
Una suspence crescente e mai opprimente, una lettura piacevole e molto scorrevole, cambiare genere fa bene ogni tanto :).
Particolare, poi, il fatto che a sua volta Gigi sia uno scrittore per passione, nessuno o quasi sa del suo hobby, della sua passione spinta dalla rabbia per i "morti ammazzati" che lo porta a scrivere di omicidi e ad inserire anche se stesso nel racconto. Il caso vuole che ci sia un filo che leghi i suoi personaggi a quelli delle vere indagini e così il tema comune, questa volta, è l'ossessione per qualcuno o qualcosa, il chiodo fisso per l'appunto.

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