domenica 12 agosto 2012

LA MASNA' - RAFFAELLA ROMAGNOLO


Emma è una giovane ragazza, figlia di contadini dalla prole numerosa e le poche terre che viene data in sposa ad un ciabattino claudicante e figlio di un ferroviere, Genio, finendo nella famiglia dei "Francesi", detti così per alcuni loro parenti emigrati in Francia per lavoro.
Non è bellissima ma è forte e la sua famiglia acquisita ha proprio bisogna di braccia e gambe forti per vari lavori, manodopera gratis in pratica.
Emma è succube dei suoceri e fa la serva di casa, l'unica sua fonte di gioia sono i figli Mario e Luciana.
Luciana viene mandata presto a lavorare, è vanitosa e sembra poco intelligente, piuttosto che avanzare nella carriera in un laboratorio tessile decide di sposare il cuoco Franco che la vede già come collaboratrice nel suo sogno di aprire un ristorante.
Luciana ha una sola figlia, Anna, ma è la nonna a prendersi cura della piccola visto che lei è sempre presa dal ristorante che le succhia via la vita e l'anima assieme al marito che sa vivere solo per lavorare e non tiene mai in considerazione la sua opinione.
Anna cresce non capendo molto della nonna, avendo una bassa opinione di sua madre e adorando a distanza il padre troppo indaffarato, si iscrive all'università e si laurea con lode in Fisica rompendo il muro d'ignoranza che ingombra la famiglia da generazioni.
"Masnà" significa bambina e a turno lo sono state tutte e tre le protagoniste sebbene sia rimasta come un'etichetta per Luciana che a capo chino ha sempre subito le decisioni altrui finchè, facendo di necessità virtù, riesce a reimpossessarsi della sua testa e quindi della sua vita.
Il romanzo è ricco di flashback, si va avanti e dietro nel tempo in un intreccio di storie ed avvenimenti che come una matassa si ingarbugliano creando curiosità e suspence, peccato che, però, questi fili ad un certo punto vengano recisi e si resta con un certo senso di smarrimento, il bisogno di saperne di più, approfondire le vicende che, invece, restano immobili e sospese.
Ci ho messo parecchio a finirlo, complici le temperature torride probabilmente, ma anche perchè gli argomenti trattati sono a volte pesanti e spesso delicati.
Queste tre donne sono vittime della visione maschilista della donna, relegata in casa o appendice del marito, ubbidiente ad egli ed alla sua famiglia, libera solo alla morte di tali congiunti, magari quando è troppo tardi per cambiare certe cose.
Sarà tardi per Emma che troverà solo un pò di pace dopo una vita di sacrifici di ogni tipo, non troppo tardi per Luciana come già detto, con un tempismo perfetto per Anna per aprirle gli occhi da bambina adorante del padre e farle apprezzare finalmente sua madre, da sempre sottovalutata e sottostimata da tutti.

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