sabato 21 gennaio 2012

SETE - ALBERTO RIVA


SeteCos'è la sete se non un bisogno primario? Così come la fame verrebbe da dire ma, entrambi possono essere non solo il bisogno di bere o mangiare ma anche di accumulare denaro, potere, avere vendetta e così via.
Questo è quanto emerge in questo romanzo, lungo ed intricato di eventi, situazioni anomale, personaggi dalle varie sfaccettature, colpi di scena e flashback. Bisogna tenere presente chi è chi in ogni momento della storia perchè i personaggi sono numerosi così come le vicende che attorno ad essi ruotano.
Alla base l'acqua, elemento fondamentale alla vita che potrebbe diventare l'oro blu in contrapposizione a quello nero, il petrolio, anch'esso prima o poi in via d'esaurimento.
Si può possedere l'acqua? E se si brevettasse un nuovo tipo di acqua, la poliacqua o acqua 2 per l'appunto? E' inevitabile pensare alle speculazioni del caso per cui questa "sete" è in grado di alimentare ogni tipo di misfatti al fine di raggiungere il proprio scopo.
Vi è poi un brutale omicidio, apparentemente senza senso, di un medico di campagna e così Matheus, chimico e fratello della vittima, viene chiamato in causa ed inizia ad indagare tra i vari complotti assieme alla giovane giornalista Sara Clarice.
Il tutto sullo sfondo di un Brasile senza regole ne leggi, dove i prepotenti la fanno da padrone sulla povera gente.
Il finale mi ha, però, lasciata un pò basita, certe situazioni vengono sfumate e così ci si ritrova un pò smarriti e con numerosi interrogativi.

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